Davanti allo Stabilimento Regina, nel lussuoso parco del Tettuccio, si trova la fontana dell’airone, animale simbolo di Montecatini Terme, e della rana.
L’opera di Raffaello Romanelli

Realizzata nel 1925 dallo scultore Raffaello Romanelli, la fontana è un’allegoria dell’evoluzione della Valdinievole che, da zona paludosa e insalubre, si trasformò in un territorio dalle rinomate proprietà benefiche proprio grazie alle sue acque termali.
L’epoca delle epidemie
Prima della grande bonifica, la Valdinievole attraversò un periodo molto difficile: tra il 1550 e il 1756 venne colpita numerose volte da epidemie e carestie proprio a causa delle acque termali che emergevano in superficie e ristagnavano nei crateri.
L’opera illuminata del Granduca
L’opera di bonifica venne promossa dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, il quale viene infatti considerato l’illuminato fondatore del complesso termale. Il merito del Granduca fu quello di trasformare la causa del malessere di un territorio nella sua fonte di ricchezza.
La nascita degli stabilimenti termali

Nel 1773 venne costruito il primo stabilimento, il Bagno Regio, seguito nel 1775 dalle Terme Leopoldine e nel 1779 dal rinomato Tettuccio.
La leggenda raccontata ai bambini
Una simpatica filastrocca per bambini, scritta da Bruna Rossi con le illustrazioni di Maria Chiara Sbolci, racconta la storia di Montecatini attraverso l’airone e la rana: “In quella terra piuttosto umidiccia non ti scaldavi con la pelliccia! Era una valle un po’ solitaria, ma aveva una fauna davvero varia”.